mercoledì 14 marzo 2012

Giornata mamma e figlio

Mi capita di fare una giornata io e la Luli da sole, ma con Lorenzo più raramente. Ieri sapendo che sua sorella andava da un'amica mi dice: perché domani non facciamo una "giornata mamma e figlio", poi tutti gli anni in quel giorno la ripetiamo; mi é venuto da sorridere. Allora io gli chiedo cos'avrebbe voluto fare, e lui: arrivo a casa da scuola e andiamo a mangiare il gelato, peró, dal posteggio alla gelateria andiamo di corsa (e qui mi scappa un altro sorriso). Poi andiamo a casa e ci mettiamo sul divano io e te a guardare la tivù finché non arriva papà.
Be', abbiamo fatto tutto, filo per segno, corsa compresa :-)

3 commenti:

  1. BRAVA!Perchè ne vedo tantissimi di genitori, ma pochi meritano davvero di esserlo.
    Danno tutto per scontato, urlano continuamente, non sanno apprezzare il tesoro e il dono che la vita ha donato loro.
    Con questo non voglio dire che sia dura, anzi, credo si il mestiere più difficile al mondo...
    Un abbraccione.

    Sara

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  2. Ciao Bella Sara, lo è non per la quotidianità, ma soltanto perché hai paura che un giorno ti renderai conto di avere fallito, la paura che i tuoi figli siano infelici un domani. E poi guarda che li sgrido anche io, non siamo la famiglia del mulino ^^ ti auguro tanta felicità. Un abbraccione!

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  3. Grazie Cla,
    son già felice e grata per tutto quello che ho, ma diciamocelo... manca qualcosa :(

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